Ci siamo concessi alcune libertà rispetto al corso della storia documentale su cui ci siamo in parte basati. Abbiamo mischiato realtà, storia, leggenda e libera fantasia cercando tuttavia di mantenere il contesto storico geografico.Se andrete a New York, visitate i luoghi che abbiamo descritto. E anche se verrete a Venezia. Sono città in cui perdersi e ritrovarsi.Dopo alcuni confronti, anche serrati, con i nostri più cari amici che gentilmente ci hanno dato i loro contributi, siamo giunti alla conclusione che quella che leggerete è la versione che a noi aggrada di più.
Speriamo anche a voi
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Pietro Cesare Alberti (1608-1665) figlio di Andrea Segretario della Serenissima e di Veronica Medici, nato a Malamocco, fu battezzato nella chiesa di San Luca il 20 giugno 1608. Diventato marinaio, poi ufficiale si trasferì ad Amsterdam. Nel 1634 si imbarcò da Amsterdam, come ufficiale sulla naveKönigDavid (Re Davide)comandata dal capitano David Pieterson De Vries.
Il 2 giugno 1635 sbarcò e si stabilì a Nieuw Amsterdam (Nuova Amsterdam), il villaggio fortificato del XVII secolo che faceva parte della Nieuw Niederland (Nuova Olanda), abitato dal 1624, che diventò poi la città di New York. Morì nel 1655 ucciso insieme alla moglie e altri durante un assalto da parte delle popolazioni locali. I figli sopravvissuti furono presi a carico dalle autorità che affittarono la tenuta a loro nome e nominarono un amministratore.
Il cognome Alberti, ancora quando lui era in vita, e nei secoli a venire, subì molte variazioni.
Il 2 giugno, la comunità italo-americana di New York, ha voluto dedicare a Pietro Cesare Alberti, il primo Italiano a giungere e a stabilirsi a Manhattan, l’Alberti’s Day.
