di Roberto Nardi
Matilde Klee vive da sola al piano nobile di un palazzo, attorniata da fiori, piante, opere d’arte. È una donna anziana, dal cognome famoso ma nessuna parentela. Pietro Goti è un giovane laureato in fisica nucleare, appassionato di pittura, che abita all’ultimo piano.
Le loro vite presto si uniscono a quelle di Lucrezia, una studiosa francese, di Aldo, un corniciaio conosciuto per il suo “occhio assoluto", di Gastone Rospi, un ex truffatore in continua lotta con sé stesso e il passato.
Le vicende personali sono destinate a ingarbugliarsi, a intrecciarsi, a mutare, quando entra in scena un'opera di un maestro del ‘900.
Una vicenda che nel suo procedere si carica di sospetti, segnata da una notizia sul giornale, da un furto, da un viaggio a Berlino, da arresti, da un recupero; percorsa da interrogativi sul presente, su un vento della Storia che torna a bussare alle porte.
È una storia che assume le caratteristiche di un intrigo - ma ciò che sembra non è detto che sia -, in uno svolgersi di avvenimenti, di scoperte, di ricordi, di presa di coscienza, che per alcuni dei protagonisti del libro segneranno un cambiamento rispetto a prima.
Sullo sfondo c’è una città non nominata, amata. Una città di campi, di fondamenta, di canali, di illustre passato, di urgenti problemi, che segue il ritmo di un’estate torrida che lascia la scena a una pioggia continua, prima del nuovo germogliare dei fiori di campo.
Meta Liber© con audiolibro letto dall'autore.