In un paese di confine, sonnacchioso e sonnolento, tra le montagne del Cadore e quelle della Carnia, le cose strane cominciano a essere un po’ troppe. Uccisioni, sparizioni, scultori pazzi, acque vive, cimiteri profanati. Solo uno studioso in cerca di bizzarrie intuisce cosa stia accadendo, con il supporto delle più strane alleate che potesse pensare di trovare. Nell’inaspettata ultima notte si decide il destino di quasi tutto. Però, in un paese così vero da sembrare finto, anche il destino si fa caleidoscopico e allora…
Federico Treulich (pseudonimo).
Mica tanto giovane.
Scrittore, fotografo, arciere, antropologo e musicista, con ordine a piacere; passa il tempo a cercare di tenere insieme Lucio Cornelio Silla, Claudio Monteverdi e il soldato Sc’vèik, riuscendoci a volte e a volte no; vorrebbe in realtà essere il terzo chitarrista dei Metallica.
Vive nell’altrove, che a volte ha le sembianze di Portree e altre volte di Tamanrasset; a volte di Azincourt e a volte di Ushuaia.
Nelle notti nebbiose dei venerdì invernali, si può trovare al lido di Venezia, mentre cammina lungo i confini del vecchio cimitero ebraico.
